I consigli dell’American Society of Anesthesiologists su oppiacei e dolore

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I consigli dell'American Society of Anesthesiologists su oppiacei e dolore

L'American Society of Anesthesiologists (ASA) è intervenuta nel dibattito sui potenziali pericoli da abuso di oppioidi

con un comunicato stampa,dove viene sottolineato con decisione che prima di prendere gli oppioidi, i pazienti devono parlare in modo approfondito con i propri medici per capire l'impatto del farmaco sul loro organismo e per impararead assumerlo in modo sicuro. Negli Stati Uniti "ogni giorno muoiono 44 persone per overdose da oppiacei e l'80 per cento di queste morti sono involontarie." Ma gli oppioidi hanno comunque un ruolo importante nella gestione dolore da moderato a grave.

"Circa 100 milioni di persone soffrono di dolore cronico e molti fanno affidamento sugli oppiacei per avere sollievo dal dolore", ha dichiarato Daniel J. Cole, presidente della American Society of Anesthesiologists - "Se gestiti in modo sicuro gli oppioidi possono essere efficaci, ma i pazienti devono prestare molta attenzione con questi farmaci. E' fondamentale che parlino con i loro specialisti di medicina del dolore su come assumerli in modo sicuro e per provare anche opzioni alternative."

Questi i cinque suggerimenti dell'ASA:
1. Parlate con il vostro medico: se il medico prescrive un oppioide (quelli più comuni contengono fentanil, ossicodone e idrocodone), assicuratevi di ricevere una spiegazione dettagliata su come ridurre al minimo i rischi. Il medico vi chiederà se avete già preso oppiacei (e se sì, che reazioni avete avuto) o se avete una storia di dipendenza, in modo tale da poter valutare se queste eventuali condizioni potrebbero aumentare il rischio di effetti collaterali. I possibili effetti collaterali possono essere lievi (come sonnolenza o stipsi) o più gravi e pericolosi, depressione respiratoria (dispnea, respiro corto e affannoso), rallentamento della frequenza cardiaca e perdita di coscienza, che possono indicare sovradosaggio. Chiedete al vostro medico quali segnali controllare e come ridurre al minimo i potenziali problemi. L'ASA ha compilato una lista di informazioni sui segnali di sovradosaggio da oppiacei e l'ha messa a disposizione online. (www.asahq.org/OpioidODFacts).
2. Seguite esattamente la prescrizione. Chiedete al vostro medico circa le interazioni con altri farmaci che state assumendo o con l'alcol.
3. In caso di intervento chirurgico:
- Prima dell'intervento chirurgico - Se state già assumendo oppioidi per il dolore cronico e dovete sottoporvi a un intervento chirurgico, parlate con il chirurgo, con il medico anestesista e con gli altri medici per stabilire come gestire il dolore prima, durante e dopo l'intervento chirurgico. E' importante capire e sapere che l'uso costante di oppiacei aumenta il rischio di complicazioni da intervento chirurgico e può prolungare la permanenza in ospedale.
- Dopo intervento chirurgico - Anche se di solito non prendete oppioidi, vi può essere prescritto un oppioide per affrontare il dolore post operatorio. Se così fosse, assumete il farmaco solo il tempo necessario per il controllo del dolore - due settimane al massimo. Se avete ancora dolore due settimane dopo l'intervento, informate lo specialista di medicina del dolore per provare altre opzioni terapeutiche.
4. Chiedete una terapia combinata: solo circa la metà delle persone che assumono oppioidi dicono di riuscire a controllare il loro dolore. Un metodo più recente è la terapia multimodale, che utilizza una combinazione di farmaci o altri metodi. Questo potrebbe non solo contribuire a migliorare la gestione del dolore, ma a diminuire la dose di oppioidi necessaria per controllare il dolore.
5. Prendete in considerazione le terapie non farmacologiche: biofeedback (i pazienti imparano a controllare le proprie risposte fisiologiche, come la frequenza cardiaca), meditazione, massaggi, agopuntura, procedure chirurgiche e terapie interventistiche (blocchi nervosi) possono aiutare contro il dolore cronico. Parlate con lo specialista di medicina del dolore per sapere quali opzioni potrebbero aiutarvi.

(LS) 21 marzo 2016

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