Dolore e cure palliative in Abruzzo

Dolore e cure palliative in Abruzzo

Raddoppiate le visite a domicilio per il dolore e le cure palliative in tutta la provincia dell'Aquila nei primi sei mesi dell'anno, grazie a un team di dieci specialisti (otto anestesisti rianimatori e due oncologi) a supporto della nuova Rete delle cure Palliative e Terapia del dolore, coordinata, a livello aziendale, dal prof. Franco Marinangeli, direttore della scuola di anestesia, rianimazione e terapia del dolore, Università dell'Aquila e responsabile dell'Hospice "Casa Margherita" dell'Aquila. 

Il team di specialisti della Asl è andato a domicilio dei pazienti, in tutta la Provincia, 380 volte da gennaio a giugno scorso, superando il numero di prestazioni a casa dei malati effettuate nel 2014.
All'interno di questo apparato, che mette insieme in modo sinergico e complementare gli ospedali di Avezzano, Sulmona e L'Aquila, i due Hospice del l'Aquila e Pescina e i Distretti Sanitari di Base (con l'assistenza domiciliare integrata), il medico di Medicina Generale è diventato, in pochi mesi dall'avvio del progetto Asl, il vero 'regista' dell'assistenza a domicilio, poiché è lui a richiedere la prestazione a beneficio dell'utente.
I pazienti ospedalizzati, su segnalazione del medico di reparto o dello stesso medico di base, vengono visitati in ospedale per valutare l'opportunità di una dimissione protetta in Hospice o a domicilio. La squadra degli specialisti della Asl (integrata quando serve, anche da altre figure professionali come psicologo, fisioterapista ecc.) interviene per persone affette da patologie inguaribili terminali (oncologiche e non) e/o da dolore cronico.
"Oggi - afferma Franco Marinangeli - abbiamo un servizio organizzato in tutto il territorio provinciale in grado di assistere le famiglie e di supportarle nella gestione di situazioni difficili come il dolore legato ad alcune patologie degenerative o nella delicata assistenza di malati terminali. Nella fase antecedente all'istituzione della Rete aziendale queste prestazioni, non essendo ancora un diritto del malato (non rientravano nei livelli essenziali di assistenza), erano rimesse all'impegno e alla generosità degli operatori. La ASL, in questo senso, ha recepito la legge 38/2010, con la quale si sancisce il diritto dei pazienti a non soffrire inutilmente. La strada è ancora in salita per perfezionare il sistema, ma certamente si sta percorrendo la giusta strada".

Sintesi da Quotidiano Sanità del 16 luglio 2015.

Il prof. Franco Marinangeli è membro del Consiglio Direttivo della Fondazione Paolo Procacci, dell'Associazione Italiana per lo Studio del Dolore e della Società Italiana Anestesia Rianimazione Emergenza e Dolore.

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