Intossicazioni da paracetamolo ed epatossicità

Craig DG, Bates CM, Davidson JS, Martin KG, Hayes PC, Simpson KJ.
Staggered overdose pattern and delay to hospital presentation are associated with adverse outcomes following paracetamol‐induced hepatotoxicity.
Br J Clin Pharmacol. 2011 Nov 22. doi: 10.1111/j.1365‐2125.2011.04067.x.

Le intossicazioni da paracetamolo (acetaminofene) sono da alcuni decenni una delle più frequenti cause di epatotossicità soprattutto nel Regno Unito (1), ed hanno dato luogo alla produzione di una vastissima letteratura – con vari livelli di evidenza – negli ultimi 30‐40 anni. In questo articolo viene considerato lo spazio temporale che intercorre fra il 1992 ed il 2008, per un totale di 663 Pazienti ospedalizzati per insufficienza d'organo acuta paracetamolo‐ correlata, il 24% circa dei quali intossicati per "staggered overdose", ovvero l'assunzione ripetuta nel tempo di dosi quasi tossiche di farmaco (si tratta quindi non di una overdose acuta, ma "da accumulo"). Il 58% dei Pazienti riusciva a riferire che il motivo dell'abuso di paracetamolo – con il pattern di overdose singola o "staggered" ‐ era il sollievo del dolore. La maggior parte di tali Pazienti, descrivono gli autori, erano anziani e con storia attuale o pregressa di abuso di alcool. Viene anche segnalato che rispetto alle singole intossicazioni acute occasionali, quelle afferenti alla "staggered overdose" ‐ pur talvolta evidenziando livelli di transaminasi minori – portavano più frequentemente alla encefalopatia, al trapianto o alla morte. Gli autori concludono che una tardiva ospedalizzazione unitamente ad un
pattern di intossicazione a "dosi refratte" produce un cattivo outcome.

Fabrizio La Mura, Responsabile Centro di Cure Palliative "Hospice Don Uva", Istituti Ospedalieri Opera Don Uva, Casa della Divina Provvidenza, Bisceglie (novembre 2011)

Nota ‐ I Medici di Medicina Generale del Regno Unito prescrivono generalmente paracetamolo per una moltitudine di problematiche legate al dolore, sia esso acuto o cronico. Nell'articolo, peraltro, si evince che la popolazione a rischio è composta da persone anziane, probabilmente "abituate" da anni ad assumere acetaminofene senza chiedere di volta in volta consiglio medico. Di fatto, come evidenziato da diversi autori, una strategia per evitare la distribuzione di massa – nelle famiglie britanniche – di tale sostanza potrebbe essere quella di ridurre il numero di compresse per confezione. Tuttavia, anche una migliore interfaccia fra la popolazione anziana ed i General Practitioners (i MMG britannici) gioverebbe. Di fatto, il problema principale evidenziato in questo articolo è la pericolosità della automedicazione con farmaci "panacea". Si consulti, ad esempio: Hawton K et al, Impact of different pack‐sizes of Paracetamol in the United Kingdom and Ireland on intentional overdoses: a comparative study. BMC Publich Health, 2011 Jun; 10; 11: 460.

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