Neuropatia periferica indotta da chemioterapia

Neuropatia periferica indotta da chemioterapia

La rivista “Pain” ha pubblicato una review sistematica e metanalisi condotta da un gruppo di oncologi e neurologi dell’Università di Edimburgo sulla neuropatia periferica indotta da chemioterapia (CIPN). Questa patologia si manifesta con alterazioni sensoriali, a volte associate a disordini motori e autonomici, spesso accompagnate da sintomatologia dolorosa.

 

L’interesse attuale per questa condizione patologica è motivato dalla frequenza con cui la disabilità che essa provoca comporta la riduzione del dosaggio dei chemioterapici o addirittura la sospensione della terapia da parte dei pazienti, con conseguente aumento della morbilità e mortalità legata al cancro.

Ad oggi la patofisiologia della CIPN è poco conosciuta , i metodi diagnostici utilizzati sono disomogenei ed i trattamenti preventivi sono inadeguati. L’obiettivo quindi di questo lavoro è stato indagare l’incidenza, la prevalenza ed i fattori di rischio della CIPN per offrire informazioni utili ai clinici che hanno il ruolo di decidere il chemioterapico da proporre e per favorire un inquadramento diagnostico mediante un approccio condivisile ed un migliore trattamento farmacologico.

Il lavoro ha esaminato 4128 studi e ne ha poi considerati 138, per un totale di 4179 pazienti. I risultati hanno evidenziato che il 68% dei pazienti sottoposti a chemioterapia sviluppa CIPN entro il primo mese dalla fine del ciclo; il 60 % entro tre mesi ed il 30% manifesta la neuropatia ancora a 6 mesi ed oltre dalla sospensione del trattamento. Sono stati riconosciuti come fattori di rischio per la CIPN polimorfismi genetici, condizioni cliniche ed abitudini di vita quali ridotta clearance della creatinina, neuropatia periferica già presente prima della chemioterapia, sviluppo di alterazioni sensoriali durante il ciclo di trattamento, tabagismo.

Gli autori concludono quindi sottolineando l’urgente necessità di un approccio diagnostico standardizzato ed una maggiore sorveglianza della CIPN per poterne ridurre lo sviluppo e favorire il trattamento.

Articolo molto interessante che pone l’attenzione su una patologia ad oggi poco studiata, molto spesso invalidante, la cui prevenzione e cura permetterebbe non solo di migliorare l’aspettativa ma anche e soprattutto la qualità della vita dei pazienti oncologici in trattamento chemioterapico.

Marzia Lazzari

Seretny M, Currie GL, Sena ES, Ramnarine S, Grant R, MacLeod MR, Colvin LA, Fallon M. IIncidence, prevalence, and predictors of chemotherapy-induced peripheral neuropathy: A systematic review and meta-analysis. Pain; 2014: 155: 2461–2470.

 

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